guida all'acquisto

Purtroppo in italia i commercianti di legnami per la liuteria sono pochi ed alcuni non molto esperti, è bene quindi documentarsi e acquisire le basi fondamentali per comprendere cosa andiamo ad acquistare. Sostanzialmente la soluzione migliore è quella di scegliere tra le varie opzioni proposte, i legni semilavorati i quali a seconda del tipo di strumento che andremo a costruire sono preventivamente tagliati nelle misure utili per la lavorazione.
Per esempio se dovessimo decidere di usare come piano armonico o tavola armonica per una chitarra dell'abete, le tavole che ci verranno proposte sono costituite da 2 pezzi speculari di dimensioni variabili che oscillano tra i 20/22cm di larghezza , 50/60 di lunghezza e 4/6 mm di altezza che successivamente incollate daranno origine alla nostra tavola.
I legni sono classificati a seconda la loro qualità o pregio e sono contrassegnati da sigle che a seconda dei venditori possono differenziarsi.
C'è chi li classifica incidendo su dei numeri romani che vanno da III a I dove l'I è la qualità migliore , sempre in questa classificazione c'è anche la E ( eccellente ) che è il top.
Altri li classificano con le lettere AAA, AA, A dove la A è la migliore.
Altra cosa fondamentale che deve essere riportata sulla tavola è la data di taglio, anch'essa incisa .
Strano ma non sempre le qualità migliori determinano un risultato sonoro migliore in quanto oltre alla lavorazione è fondamentale riuscire a capire la resa stessa del legno.
Questa operazione ovviamente risulterà molto piu facile ad un liutaio o comunque una persona che ha sufficiente esperienza in campo.
Gli accorgimenti fondamentali da tener conto sono i seguenti:

  1. aspetto: verificare che la tavola abbia una certa linearità delle vene e che queste siano molto accostate fra loro ( per esempio in un cm meglio una tavola che abbia 10/15 vene che una che ne ha 2/5 ). Ovviamente controllare che non vi siano presenze di nodi anche di piccole dimensioni o di sacche resinifere o addirittura graffi profondi. Inoltre deve essere diritta senza imbarcature
  2. elasticità: la tavola va scrutata in ogni particolare ma soprattutto va toccata e sentita al tatto, capirne il peso specifico e senza farvene accorgere cercate di fletterla in modo da valutare la flessibilità. Se molto flessibile considerando che verrà abbassata per permettere anche la sola levigatura, otterremo un suono debole .
  3. acustica: sembrerà strano ma se noi prendiamo una tavola tra le mani  e la facciamo vibrare potremo a priori, determinarne la resa acustica ( non il suono dello strumento finale , così capendo se meglio destinarla per una chitarra acustica piuttosto che una classica ) Questa operazione si effettua prendendo la tavola con soli due dita in un punto nodale di essa che è circa ad 1/5 della sua superfice sia in larghezza che in lunghezza, lo si avvicina all'orecchio a 2/3 cm e con l'altra mano si danno dei colpetti con le nocche come se fosse un tamburello. Questa operazione va eseguita spostando di poco la presa fino a trovare il punto di massima vibrazione. Determinato il suono  possiamo confrontarle con le altre. Vi accorgerete che spesso tavole che costano meno quindi di minor pregio hanno caratteristiche sonore migliori.